mercoledì 20 luglio 2016

Sedia ORIGAMI - Storia di una sedia in metallo senza saldature!


Spesso il “parto” di un progetto è laborioso e tormentato.
Abbozzi una prima idea, poi inizi a modificarla, la guardi, non ti convince e la modifichi ancora... e ancora... e ancora, fino a farla diventare tutt’altra cosa rispetto all’idea iniziale.


Certi progetti invece nascono di getto, talmente “perfetti” che non riesci più a migliorarli né a modificarli, neanche volendo. 

Ed è quello che è successo con questa sedia dall’aspetto minimalista.

L’ho schizzata su di un pezzetto di carta subito dopo aver incontrato il presidente della SINTESI2 (www.sintesi2.it), azienda leader nella produzione di sedie e complementi d’arredo, che ha “stimolato” la mia creatività dicendomi: “...Floreanini, se mi fa una sedia in alluminio senza saldature glie la produco…”. (8-/


Un paio di settimane più tardi sono nuovamente da lui con un prototipo in scala reale che, seppur grezzo, rappresenta fedelmente l’idea originale.

Le parti fondamentali della sedia (seduta, schienale e le quattro gambe) sono ritagliate a laser, in un unico pezzo, da una lastra rettangolare di alluminio di soli 5 mm di spessore.
Anche le due barre utilizzate per irrigidire la struttura sono ricavate dalla stessa lastra, riducendo così a zero il materiale di scarto.


La sedia prende forma semplicemente piegando la lamiera come da schizzo (da qui il nome Origami) e fissando le due barre di irrigidimento con dei rivetti a caldo, quindi…niente saldature! (;-)
Una verniciatura speciale con finitura gommata, rende la sedia più calda e morbida alla vista e al tatto.


Questo progetto rappresenta a mio avviso un bell’esempio di product design, in quanto l’estetica è funzionale alle esigenze della produzione, riducendone i costi e semplificandone i processi. Nessuno spreco di materiale, nessuna saldatura, minimo assemblaggio. (:-D


Bozzetto originale



Prototipo "grezzo" in scala reale

Prodotto finale

venerdì 15 luglio 2016

Restyling. Quando il prodotto è lo stesso e il marchio cambia!


Accade frequentemente che lo stesso prodotto venga commercializzato con marchi diversi con la necessità da parte del produttore di intervenire con dei restyling mirati, che possano rendere ogni brand diverso e distinguibile dalla concorrenza.

In alcuni casi si interviene con piccoli ritocchi, personalizzando dettagli come tasti, maniglie, la grafica del pannello di comando, oppure semplicemente "giocando" con gli abbinamenti dei colori e delle finiture o utilizzando materiali diversi.

In altri casi invece il restyling è più radicale e coinvolge parti estese della scocca, come in questa macchina per caffè espresso disegnata per De' Longhi spa (www.delonghi.com).

Il cliente aveva urgente bisogno di alcune proposte di restyling dell'intero pannello frontale della macchina, realizzate rispettando tassativamente le specifiche dimensionali delle componenti interne e delle parti di scocca non interessate dal restyling.
 

Non essendoci il tempo sufficiente per disegnare tutte le proposte al Cad3d e produrre i relativi rendering di presentazione, ho deciso di realizzare dei bozzetti a mano libera.

Utilizzando la penna digitale ho elaborato le nuove proposte, modificando direttamente le immagini 3d della macchina esistente e aggiungendo con il fotoritocco alcuni dettagli, come la grafica dei display e le icone dei vari tasti.

Il risultato sono delle immagini molto realistiche, utili per una corretta valutazione delle proposte, e allo stesso tempo valide basi di partenza per la successiva modellazione delle superfici matematiche al Cad3d.

Qui di seguito le tre ipotesi di restyling fornite al cliente.



Ipotesi A 





Ipotesi B



 


Ipotesi C






giovedì 14 luglio 2016

Progetto realizzato per PANINI spa di Torino (www.panini.com).

Si tratta del restyling di uno scanner multifunzione progettato e disegnato per aiutare banche, istituti finanziari e data centers, a leggere e classificare con velocità e precisione una grande varietà di documenti (assegni, biglietti, vouchers, coupons, etc.).
Il nuovo design ha miglioramento lo scanner non solo da un punto di vista estetico ma anche funzionale e costruttivo.
La scocca del vecchio dispositivo era metallica (vedi immagine allegata), quindi molto pesante e composta da numerosi elementi mobili che l'operatore doveva rimuovere per raggiungere ed estrarre i documenti inceppati.
La nuova scocca invece è composta da un unico e leggero "cofano" realizzato interamente in plastica che, esattamente come il cofano di un'auto, può essere fatto ruotare all'indietro grazie ad una coppia di cerniere.
In questo modo con un semplice e singolo movimento l'operatore può accedere a tutte le componenti interne dello scanner, semplificando di molto le operazioni di manutenzione  ordinaria del dispositivo.

Nuovo design - Vista frontale

Il dispositivo prima del restyling

Nuovo design - Vista posteriore

Nuovo design - Vista laterale


Staff al completo!

Ecco qui ci siamo tutti! Il mio faccione visto da davanti (lo specifico perchè capisco che non ci sia molta differenza con il retro...), le mie mani e lei...la penna magica.
Questo è il mio staff al completo!
















mercoledì 13 luglio 2016

Penna magica...

Era il mio sogno fin da bambino, una penna che fosse tutto...una matita, un pennarello, una gomma, un aerografo e che potesse fare tutti i colori del mondo senza che questi finissero mai!!
Questo sogno si è avverato quando ho scoperto la penna digitale della WACOM e da quel momento siamo diventati inseparabili.
Ancora adesso dopo tanti anni di "convivenza" e di lavoro insieme mi sembra magica e non finirò mai di ringraziare chi ha reso possibile questo piccolo miracolo tecnologico.
Per chi fosse interessato a saperne di più su questo argomento consiglio un giretto sul sito della WACOM www.wacom.com/it-it.

Luca Floreanini designer - All Rights Reserved 2016 ©

Buongiorno a tutti!

Da oggi metto online il mio profilo professionale, giorno dopo giorno.
Cercherò di trasmettere la mia visione del design, le mie esperienze, i miei progetti passati, presenti e... perchè no, anche quelli futuri. (;-D
Questo sono io, visto da dietro.
Qui c'è tutto quello che mi serve per fare il mio lavoro. Un po' di testa e le mie mani.


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